lunedì, ottobre 23, 2006

mizzega!

Anno: 2005, mi pare

Luogo: a casa, al compy e al telefono contemporaneamente

Era un po' di giorni che si stava disquisendo via mail con degli amici sul significato semantico della parola "mizzega". Sono davanti al compy e parlo al telefono con Robi (che non sapeva nulla di questa succursale dell'Accademia della Crusca), quando via mail mi arriva il verdetto di una mia amica: "Mizzega è la versione soft di minchia". Testuali parole.
Io, nella mia ignioranza o beata innocienza, non lo sapevo e allora, visto che sono al telefono con Robi mentre sto leggendo quella mail appena arrivata, chiedo conferma e, a crudo, lo interrompo chiedendogli: "Scusa Robi, non c'entra una mazza ma... secondo te cosa vuol dire mizzega?".
Risposta di Robi: "Beh... è la versione soft di minchia!".
Ho avuto l'impressione che potesse leggere sul mio compy, o che fosse alle mie spalle, o che, inavvertitamente, l'avessimo messo tra i destinatari della mail e stava partecipando anche lui alla discussione. In realtà non era nessuna delle tre. Semplicemente, è risaputo a livello planetario che "mizzega è la versione soft di minchia" (def.).

singing

Anno: 2006, 23 ottobre scattata da poco la mezzanotte

Luogo: by car, in sexth saint joseph


Succede che parte una traccia da un cd, una traccia che non ascolto da veramente molto, ma che conosco. Canticchio mentalmente, mentre chi guida canticchia proprio.
Quando si canticchia mentalmente, più che altro, si anticipa quel che la canzone sta per dire. Anticipo una frase sbagliata, per l'esattezza salto due righe del testo e me ne accorgo nel preciso istante in cui il cantante decreta la verità, ma nello stesso momento chi guida canticchia proprio il verso che avevo pensato, sbagliando nella stessa identica maniera.

domenica, ottobre 22, 2006

cazzo ridi?

Anno: 2006, 21 ottobre

Luogo: Milano

Ero a casa di Lui e di Lei, ma in quel momento ero in una stanza sola col Pirla.
Stavo ridacchiando e il Pirla mi dice “che cazzo ridi”, rispondo che so che non è il mio compleanno. Mi chiede che sto dicendo e spiego che il Pollo fa sempre questa battuta “cazzo ridi, non è mica il tuo compleanno”.
Passano due minuti, arrivano finalmente Lui e Lei pronti per uscire e mentre camminiamo verso la porta Lui dice a Lei: cazzo ridi, è il tuo compleanno?

mercoledì, ottobre 18, 2006

Ivan Zamorano

Anno: 2006, 17 ottobre (sfiiiiiiiiga)

Luogo: Milano, casa d'io

E niente in pratica mi ero alzato dal letto e mi preparavo ad un'altra lunga giornata. Durante la colazione mi viene in mente quel mito cileno che risponde al nome di Ivan Zamorano. E mi chiedo: "Ma perchè anche lui come Ruben Sosa non torna a Milano a salutare lo staff interista? Mi manca il cileno, mi manca...".
E niente in pratica non ci penso più.
Di sera torno a casa, e niente in pratica messengerizzo e c'è Bonnie, il quale mi manda una foto. La succhio e.... tak: è Zamorano con un microfono dell'inter. Incredibile, eh? Sì, incredibile ma non ancora incredibol.
Già, perchè poi dico a Bonnie: "Dimmi dove l'hai presa questa foto". Lui mi dice che l'ha scaricata dal sito ufficiale dei Campioni d'Italia, negli archivi. Allora annuso l'incredibolosità e gli richiedo: "Quando? Quando??" - (...dimmi quando quando quaaandoooo... l'anno, il giorno, l'ora in culi...) - "Non dirmi che è oggi, non dirmelo ti prego..."
Lui mi incolla la seguente notizia:

Martedì, 17 Ottobre 2006 10:04:41

APPIANO GENTILE - Questo pomeriggio, martedì 17 luglio, su
Inter Channel interessante appuntamento con "Mixzone" (ore 17.30). Nella puntata odierna, oltre al solito approfondimento sull’attualità nerazzurra, sarà proposta l'intervista all'ex centravanti nerazzurri Ivan Zamorano ospite al centro sportivo "Angelo Moratti" nella mattinata di sabato scorso.

E, fidatevi, io non sapevo che sabato scorso Zamorano fosse stato fu era ospite alla Pinetoua.

martedì, ottobre 17, 2006

bracciale

Anno:2006, 15 ottobre

Luogo:Cologno city


Due giorni prima sogno che il mio braccialetto si rompe.
Domenica 15 sono a pranzo da amici di famiglia e dopo mangiato il loro cane afferra coi denti il bracciale e tira e..

lunedì, ottobre 16, 2006

il calciatore greco

Anno: 2006, 14 ottobre (l'altroieri)

Luogo: Milano, salotto di casa Bonnie

Sono sul divano, è sabato mattina. In tv c'è una trasmissione di Sky che raggiunge il suo picco con un imbarazzante collegamento da una pizzeria di Bologna. La trasmi è così frizzante e coinvolgente che nel frattempo sto sfogliando SportWeek, l'allegato della Gazzetta.
Nel momento in cui parte il collegamento con la pizzeria di Bologna ho SportWeek aperto sulle ginocchia a pagina 143. Nel collegamento viene intervistato il pizzaiolo, il signor Anarakaridis o qualcosa del genere, che giustifica il suo cognome dicendo di essere greco. Dallo studio, il conduttore fa 2+2 (Bologna+greco) e gli chiede cosa ne pensasse di Zagorakis, giocatore greco che militò a Bologna due stagioni fa senza lasciare il segno e che, francamente, non sentivo nominare da mesi (giustamente). Insomma, Zagorakis non era più nei miei pensieri da un bel po', ma neanche in quelli di tutti gli appassionati di calcio, credo.
Giusto il tempo di pensare "Caaaaazzoooo, Zagorakis! Me lo ricordoooooo", che abbasso gli occhi su SportWeek e sulla pagina aperta leggo "...passando per Rivaldo e Zagorakis...".
Ora non faccio altro che sognare Zagorakis da due giorni.

martedì, ottobre 10, 2006

il Gladiatore

Anno: 2006, 10 ottobre (oggi)

Luogo: Milano, Metropolitana Linea Rossa

Sto tornando a casa, sono seduto in metrò e ascolto l'mp3. Nella mia personalissima programmazione musicale c'è anche la colonna sonora del Gladiatore. La sto sentento quando, sfogliando il Corriere, a pagina 45 leggo: Russell Crowe - la svolta del Gladiatore: "Basta risse, la famiglia mi ha cambiato".

Non è incredibile??? sì, cioè, insomma... ha detto basta alle risse!!

lunedì, ottobre 09, 2006

484

Anno: 2006, primavera

Luogo: Milano, posta centrale di Cordusio

Avevo un paio di raccomandate da fare e pagare anche un bollettino. La posta di Cordusio è divisa in due edifici: in uno si fanno le raccomandate, nell'altro invece si pagano i bollettini. Quindi è necessario fare due file diverse e prendere due biglietti diversi. Vado prima a pagare il bollettino. Il numero che prendo è il 484. Dopodichè vado a fare le raccomandate, prendo il numero ed è ancora il 484.
Ok, non è un fatto incredibol questo, me ne rendo conto. E' solo un caso. Però, che caso...

    domenica, ottobre 08, 2006

    il piccolo diavolo

    Anno: 2006, 8 ottobre

    Luogo: Milano, casa di io

    Stanotte, tornato da pochi minuti a casa, mi accingo a spaccare il letto guardandomi un dvd. Accendo la tv e inizio a cercare attentamente sulla mia mensola il capolavoro che mi stenderà per la notte. Su una lista di 60 dvd mi cade l'occhio su "Il piccolo diavolo", con Roberto Benigni. Intanto la tv è accesa su raidue e, fatto incredibol, la musica del programma su raidue è proprio quella de "Il piccolo diavolo".

    sabato, ottobre 07, 2006

    capriolo

    Anno:2006, 07 ottobre

    Luogo: strada di Bergeggi (SV)


    Dunque, ero in auto con mio padre alla guida e al suo fianco la mia prozia, stava guidando da Spotorno a Bergeggi, stavamo tornando dal pranzo.
    A un certo punto prozy dice "quest'estate non abbiamo visto caprioli!". Io che stavo guardando la strada mi immagino un capriolo che attraversa e...flash! mi si forma nella mente l'immagine di un capriolo quasi a margine della strada, come se avesse appena finito di attraversarla: l'avevo sognato la notte.

    giovedì, ottobre 05, 2006

    ruben sosa

    Anno: 2005

    Luogo: Milano, studio Petrol

    Primo pomeriggio, non so che fare. Navigo un po' su qualche sito calcistico e m'imbatto in quello di un interista che raccoglie risultati e foto di tutte le partite dell'Inter. Vado a vedere un po' che era successo nelle stagioni intorno al 1993. Vedo un po' di risultati e noto un Inter - Lazio 1 a 2, con gol di Ruben Sosa. E penso: "Sosa... che giocatore... chissà come mai è sparito dalla circolazione. Non sentirò parlare di lui da almeno 1o anni. Che strano però, uno come lui... all'Inter era molto apprezzato. Chissà come mai non torna a salutare ogni tanto...".
    Tardo pomeriggio, non so che fare. Navigo ancora e vado a vedere il sito dell'Inter, quello ufficiale:

    http://inter.it/aas/news/reader?L=it&N=30100&stringa=sosa

    incredibol davvero.

    petrol violoncellista

    Anno: fine anni '80

    Luogo: Milano

    Il Petrol cammina tranquillamente per le vie di Milano. Lo ferma una signora: "Giancarlo!".
    Lui si ferma e fa: ""
    Lei: "Ma non ti ricordi di me?"
    P: "No.. non la conosco, non l'ho mai vista prima"
    Lei: "Ma scusa, tu non sei Giancarlo?"
    P: ""
    Lei: "Non sei della provincia di Mantova?"
    P: "Sì, di Quingentole"
    Lei: "E allora sei tu!"
    P: "Ma io non so chi sia lei"
    Lei: "Ma tu non suoni il violoncello?"
    P: "No"
    Lei: "Ah, allora non sei tu"

    mercoledì, ottobre 04, 2006

    Michela

    Anno: 2006, mese settembre, giorno venerdì 29, ora pomeridiana

    Luogo: Milano, Sant'Ambrogio e via Larga

    Protagonisti: ballerazzi, il miniuragano, me e il mio cellular.

    Decidiamo di regalare a fabri fresco di laurea una bandiera del suo paese d'origine. Milano ha tutto ma nessuno sa chi e dove venda bandiere degli stati non appartenenti all'unione europea. Gasato dalla laurea di fabri ho un impeto di pazzia e metto a disposizione il mio cellular per chiamare l'892424, caricando di fascino la cosa dicendo daidaidai che non ho mai provato. Ballerazzi, a cui avevo porto il cellular, risponde che anche per lui sarebbe stata la prima volta. Al chè il vecchio lupo di mare al secolo miniUragano irrompe: massì è una cazzata, ti risponde "pronto sono michela", tu "ciao michela" e le dici cosa cerchi.
    Ballerazzi chiama e l'operatrice si palesa: CIAO SONO MICHELA.
    Ci indica il negozio di bandiere ciucciandomi euro 6 di credito (è per questo che non rivelerò il negozio, se lo volete sapere doverte pacare) e ci rechiamo a comprare.
    Scegliamo la bandiera del paese delle aquile, patria di Igli Tare e Erion Bogdani, e la madre della nostra ormai amica negoziante spunta dal retro come nonno simpson e le fa: "Michela, passami quella penna".
    Cioè avete capito? una penna!!!
    incrediiiiiiiiibbbile

    martedì, ottobre 03, 2006

    intervallo medie

    Anno: anni delle scuole medie (per cui..'93-'96)

    Luogo: scuola


    Più volte è capitato che all'intervallo una mia compagna mi chiedesse quanto costassero le focacce, sovrappensiero rispondevo il prezzo delle pizzette.
    Subito dopo la mia amica si correggeva e diceva in realtà voleva chiedermi quello delle pizzette...

    l'ostrica

    Anno: 2002, luglio

    Luogo: Milano, camera di Bonnie

    E' estate e sono da solo a Milano. Devo finire gli esami, il resto della famiglia è già in vacanza. Sono solo in casa. Una sera decido di darmi alla pazza gioia e di non accontentarmi soltanto del piacere che può derivare dalla lettura di un buon libro. Crepi l'avarizia, accendo anche la radio!
    Sono sdraiato sul letto a leggere un libro sul Galateo, al paragrafo sulle buone maniere a tavola. Alla radio c'è "Eri bellissima" di Ligabue.
    Ecco: ad un tratto, nel preciso istante in cui leggo la parola "ostrica" sul libro, Ligabue canta "...ostrica e lampone...". Stesso momento, come se stesse leggendo anche lui dal mio libro.
    Nell'ordine: ho avuto i brividi, ho pensato di essere protagonista di un Bonnie Show, me la sono fatta sotto. Ancora adesso, ripensando a quel momento e rivivendolo con la mente, non riesco a risolvere l'enigma con la storiella dalla coincidenza.
    A chi reputa che non sia un fatto così insolito leggere una parola mentre la si sente pronunciare da altri, rispondo: vi è mai capitato con la parola "ostrica"? in quanti libri e in quante canzoni pensate sia contenuta?
    Ad oggi, lo reputo il fatto più incredibol-bat-tru che mi sia mai capitato.

    cellulari siamesi

    Anno: 2003

    Luogo: Milano, salotto di casa Bonnie

    Ai tempi della tesi avevo diversi contatti con i dirigenti delle squadre presso cui andavo a fare la mia ricerca. Un giorno ero stato all'Albinoleffe, dove il dirigente mi aveva lasciato il suo bigliettino, scrivendo a penna il numero di cellulare a cui chiamarlo. Un numero strano, con la particolarità di avere molte cifre simili. Qualcosa tipo 333 55 77 664. Per fare un esempio, non è quello il numero.
    Qualche tempo dopo prendo contatti anche con la Sampdoria e, al telefono, mi danno il numero di cellulare del dirigente che avrei dovuto sentire. Me lo appunto su un post-it e, già mentre lo scrivo, ho la netta sensazione di scrivere un numero noto. Decido che probabilmente assomiglia ad un numero che già conosco e allora inizio a pensarci senza sosta. Sono nella mia camera quando mi viene il flash di dove ho già visto un numero con tante cifre simili: sul biglietto da visita del tizio dell'Albinoleffe. Mi appare nella mente nitidissimo, ricordo anche la calligrafia.
    Corro in sala, prendo il portafoglio e tiro fuori il biglietto da visita. Non credo ai miei occhi quando realizzo che il numero del tizio della Sampdoria è diverso da quello del tizio dell'Albinoleffe solo per l'ultima cifra, che anziché essere 4 è un 5. Il resto identico.
    Ad oggi resta uno dei fatti più incredibol-bat-tru della mia normalissima vita.

    sms

    Anno: 2006, 3 ottobre

    Luogo: inutile


    Due giorni fa telefono ad un'amica e ci si racconta come va e come non va; a un certo punto mi chiede se la tal persona mi aveva più rotto le balle tramite sms. E' una persona che nemmeno conosco, ma devo ammettere che da agosto non l'ho più sentita e nemmeno faceva più parte della mia memoria.

    Oggi questa persona mi scrive.

    graziano cesari

    Anno: 2006, 3 ottobre (oggi)

    Luogo: Milano, metropolitana linea 1

    Io, Siry e nostra madre prendiamo la metro a Gorla, alle ore 13:02. Ci accomodiamo, apro "Controcampo" di ieri ad una pagina a caso e Siry dice: "A quest'ora becchiamo Bonnie e Cesari".
    Io: "No, ma Bonnie è a casa oggi".
    Siry: "Beh, allora solo Cesari".
    I miei occhi tornano a "Controcampo", sulla rubrica di Diego Abatantuono, "Calcinculo". Ecco la prima frase che leggo: "Su Italia1 invece l'ex arbitro Cesari, detto anche Mocassino...".

    bicocca dei misteri / 2

    Anno: 2003

    Luogo: Università degli Studi di Milano - Bicocca

    Mi è sempre piaciuto farmi da solo dei giochi a quiz, in occasione di eventi come "il primo giorno di università dopo le vacanze estive". Il più gettonato era indovinare la prima persona conosciuta (valevano amici, conoscenze, ma anche semplicemente "volti noti" senza necessariamente conoscerne il nome) che avrei incontrato avvicinandomi all'Uni.
    Sono in macchina in una via "in zona Uni", ma ancora un po' distante dal cuore della Bicocca dove si incontra la maggior parte degli studenti. Eppure vedo sul marciapiede una ragazza bionda (categoria "volti noti") che si incammina verso l'Uni. Mio malgrado realizzo che ho perso la mia auto-scommessa (avevo puntato su un'altra tipa) e che il giocone sta finendo senza neanche essere arrivati al cuore della Bicocca.
    Mi avvicino di più e Milhouse scopre ancora una volta che la ragazza non è quella che credevo, ma solo una bionda che le assomiglia molto di corporatura.
    Inutile dire che, girato l'angolo, la "prima persona nota che incontro in Uni dopo le vacanze 2003" è la ragazza bionda che pensavo di aver visto un centinaio di metri prima.

    bicocca dei misteri / 1

    Anno: 2004, credo

    Luogo: Università degli Studi di Milano - Bicocca

    Stavo andando in macchina in Università. Arrivo alla vietta che conduce al parcheggio sotterraneo e, da lontano, vedo che si sta accingendo ad attraversare sulle strisce pedonali quello che a me sembra chiaramente un Marco Del Pesco (MdP) grosso come una casa. Mentre la mia auto si avvicina alle strisce, abbasso pure il finestrino e comincio a pensare come richiamare la sua attenzione (fare finta di stirarlo, urlare "Mazzulatoreeeee"...).
    Ricordo che penso anche: "MdP in Bicocca... strano, si è laureato qualche giorno fa! Sarà qui per salutare degli amici...". Giunto in prossimità delle strisce pedonali realizzo di essere cieco come Milhouse e che quel tipo non era MdP, ma solo uno che ci assomigliava di corporatura.
    Scendo nel parcheggio sotterraneo, parcheggio, chiudo la macchina, salgo a piedi le scale e mi ritrovo nel piazzale della Bicocca.
    Ovviamente, la prima persona che incontro lì è Marco Del Pesco (era lì per salutare degli amici, da buon neo-laureato), che non si capacita del fatto che io non riesca a parlare.

    lunedì, ottobre 02, 2006

    diegone all'unieuro

    Anno: 2001 circa

    Luogo: Corsico, Unieuro

    Io e Lafa siamo all'Unieuro. Non ricordo il motivo, forse era il giorno della nascita del "Petroliere", chissà. Comunque, dopo pochi secondi che siamo dentro notiamo un ragazzo e ci diciamo: "Cazzo, quello è uguale a Diegone". Ovviamente non era lui, ma un sosia. Il Diegone vero lo vediamo 5 secondi dopo.

    la città

    Anno: 2006, 1 ottobre

    Luogo: casa madre


    Guardavo la tv, era la rubrica gusto, o la rispettiva della rai (qualcosa e sapori); stavano elencando delle città per le varie feste del maialino, i funghi siamo noi, pane e burro a volontà.

    Appare Oliveto in provincia di nonmiricordo nella regione nonmiricordo, io ci penso e mi collego a Orvieto, ma tra me e me sostengo che non sono mica nella stessa regione e quindi no, non sono la stessa cosa.

    La seguente naturalmente era Orvieto.

    la canzone

    Anno: 2006, 25 settembre

    Luogo: Frida, Milano


    Posto all’aperto, persone che parlano, pioggia, rumori vari e canzone di sottofondo…*ma è quella canzone lì, quella che…eh no non è lei, nemmeno ci somiglia..però…no, dai non è lei*

    Tempo di pensarlo, finisce la canzone e la seguente era quella che pensavo.

    O______O

    il compagno delle medie

    Anno: 2005

    Luogo: Milano

    Ero in metropolitana che tornavo dal lavoro. Ad un certo punto noto seduto davanti a me un ragazzo la cui faccia mi sembrava familiare. Un istante dopo mi viene in mente chi sia l'individuo: uno che veniva nella mia scuola media e al quale non pensavo da anni ormai. Lo guardo meglio e noto che però non è lui. E penso: "Chissà che fine ha fatto quel tipo, saranno anni che non lo vedo più...". Dieci secondi dopo si aprono le porte della metropolitana, a Cadorna, e tra le persone che entrano nel mio vagone c'è pure quel mio vecchio compagno delle medie.

    nasce "incredibol bat tru"

    Ti è mai capitato di pensare ad una persona a cui non pensavi da anni e pochi istanti dopo trovartela di fronte?
    Oppure di ascoltare una canzone mentre leggi un giornale e notare che il testo della canzone e il testo del giornale ad un certo punto s'incontrano e camminano a braccetto per qualche parola?
    In quei momenti vorresti avere qualcuno vicino col quale condividere l'esperienza. Col quale cercare di capire come cavolo sia stato possibile che sia accaduto quel che è accaduto.
    Pensi ad uno scherzo. O al paranormale. Oppure sei più realista e pensi più semplicemente al caso. Puro caso.
    Io sono del parere che la maggior parte delle volte si tratti di coincidenze.
    Attenzione, ho detto la maggior parte delle volte; sì, perchè quello che troverete scritto in alcuni dei prossimi post non può essere solo una coincidenza...