mizzega!
Anno: 2005, mi pare
Luogo: a casa, al compy e al telefono contemporaneamente
Era un po' di giorni che si stava disquisendo via mail con degli amici sul significato semantico della parola "mizzega". Sono davanti al compy e parlo al telefono con Robi (che non sapeva nulla di questa succursale dell'Accademia della Crusca), quando via mail mi arriva il verdetto di una mia amica: "Mizzega è la versione soft di minchia". Testuali parole.
Io, nella mia ignioranza o beata innocienza, non lo sapevo e allora, visto che sono al telefono con Robi mentre sto leggendo quella mail appena arrivata, chiedo conferma e, a crudo, lo interrompo chiedendogli: "Scusa Robi, non c'entra una mazza ma... secondo te cosa vuol dire mizzega?".
Risposta di Robi: "Beh... è la versione soft di minchia!".
Ho avuto l'impressione che potesse leggere sul mio compy, o che fosse alle mie spalle, o che, inavvertitamente, l'avessimo messo tra i destinatari della mail e stava partecipando anche lui alla discussione. In realtà non era nessuna delle tre. Semplicemente, è risaputo a livello planetario che "mizzega è la versione soft di minchia" (def.).