martedì, maggio 29, 2007

Anhora Irene Grandi, suvvia

Anno: 2007, maggio, 29, un minuto fa

Luogo: minicompy postation.

Sto leggendo i commenti sul blog del Radico, vedo la classifica con effetto imbianchino fatta dalla Fayna e penso "fa proprio hahare". Lo penso in fiorentino perché ieri ero a Firenze. Allora scrivo il mio commento-pensiero e il primo nome fiorentino che mi viene per firmarmi è Irene Grandi, alla facciazza di altri fiorentini che si dice abbiano fatto la storia. Tipo Panariello, via.
Cambio blog, vado su quello della Fayna e noto che c'è aperta una discussione su un incredibol che riguarda Irene Grandi.
Il mio quindi è un "incredibol di secondo grado", cioè un incredibol che si rifà ad un incredibol in corso.

dbergomi...

Anno: 2007, ora!

Luogo: mia camera!

INCREDIBOL!! Stavolta è vero! volevo venire sul blog e non avendolo tra i preferiti (mi sembra il minimo) l'ho digitato nell'apposito spazio. Scrivo incredibolbattru.logspot.com, dimenticandomi la b di blogspot. La d di beppe, per intenderci.
Ecco, uno direbbe: "Ndo pensi di anna' senza la b?". Direbbe! Oh, provate!

lunedì, maggio 28, 2007

Irene Grandi e i pompieri

Anno: 2007

Luogo: camera mia


Ascoltando per la centesima volta (non di fila) il nuovo singolo di Irene Grandi, ho finalmente capito che non era "Bruci la città" inteso come "tu appicchi il fuoco alla città" bensì un congiuntivo che significa "possa pure bruciare la città".

Cioè, incredibile! bisogna proprio essere rimbambiti per non arrivarci subito no? eppure... (sentire, Nei fiori tra l'asfalto Nei cieli di cobalto c'èèèèè...)

venerdì, maggio 25, 2007

jesus belonga to me

Anno: 2007, meroledì 23 maggio

Luogo: Udine, fermata: Udine... Lambrate, fermata: Lambrate

Almeno una volta durante la settimana capita che piuttosto che dormire a casa mia, decida di recarmi a Milano2 da Valentina. Per lenire il dolore di un lavoro vessatorio e sottopagato e trovarmi a poche fermate di distanza da "Porta Venezia, fermata: Porta Venezia". Sono le 9 e scendo in metro, salgo sul treno alla fermata "Udine, fermata: Udine" e fortunatamente non è stracolmo di gente. Solo uno stronzo, che insulto nella mia mente, mi sta appiccicato e io con lo zaino accidentalmente lo colpisco. Ma lui non fa niente. Lo guardo un po' e mi dico: "cazzo, ma costui è un prete!". Camicia grigia maniche corte tipica della moda ecclesiastica estiva. Lo guardo attentamente e noto che però non ha il collarino bianco e nemmeno una croce al petto. Arrivo alla conclusione che "no, non è un prete". Non ha neanche la faccia. Giusto il tempo di concludere il pensiero che arriviamo alla fermata successiva "Lambrate, fermata: Lambrate". Si apre la porta davanti a me e la prima e unica persona ad entrare chi è: UN PRETE CON LA CAMICIA A MANICHE CORTE GRIGIA, IL COLLARINO BIANCO E UNA CROCE SUL PETTO!

giovedì, maggio 10, 2007

La camicia

Anno: stamattina

Luogo: camera mia

Come ogni mattina, mi alzo, vado in bagno, mi lavo, torno in camera mia e inizio a vestirmi. Pelly dorme ancora, per cui inizio a vestirmi al buio per non disturbarla. Metto la camicia, ma essendo al buio ho il timore di metterla al contrario. E invece, una volta uscito di casa mi guardo e... incredibol! l'avevo messa dritta!

L'ascensore

Anno: 2007, 10 maggio

Luogo: Milano, sulla scala di mar nero 26

Stamattina esco di casa per recarmi al posto di lavoro. Erano le ore 8:45 circa. Apro la porta di casa e sul pianerottolo c'è il mio vicino di casa che aspetta l'ascensore. Il mio vicino di casa è quello sposato con 3 figli. Non il vecchio che vive con la moglie. Lo saluto e attendiamo insieme l'ascensore. Arrivato. Lui apre la porta e con gentilezza mi fa: "Prego", ed entro per primo. Io ringrazio, ed entro. Entra anche lui e si chiude alle spalle la porta.
Per ricambiare la cortesia allora gli chiedo a che piano va. Mi dice: "Piano terra, grazie".
Incredibol, pure io andavo al piano terra!!!!!!

mercoledì, maggio 09, 2007

Finalmente scrivo pure io!

Anno: 2007, 2-3 giorni fa, maggio

Luogo: Alzaia Naviglio Grande, oltre la chiesetta di San Cristoforo e oltre le Canottieri Milano e Olona.

Sono in bici, come sempre mi capita quando vado a passeggiare lungo il Naviglio. Mille pensieri tra di me, ma ciò non mi impedisce di adocchiare in lontananza due tipi che corrono affiancati facendo jogging...
Un pochino tarchiatelli, non molto alti, uno vestito scuro, l'altro chiaro mi pare. Li guardo e vedendoli correre mi sembrano proprio ben sincronizzati, passi giusti al momento giusto e lo stesso andamento leggermente trascinato.
Sembrano due soldatini, uguali uguali.
Mi avvicino al plotone formato dai due, quando li sto incrociando li guardo e vedo....
VEDO DUE FACCE UGUALI!!!!!
ERANO GEMELLI!

martedì, maggio 08, 2007

Dido esiste!

Anno: 2007, marzo-aprile circa

Luogo: Decathlon di Corsico e via Lorenteggio

Io e Lafa siamo sotto il portone di casa aspettando l'autista Robbinho che ci porti alla Decathlon di Corsico. Ogni macchina che gira l'angolo potrebbe essere quella giusta, e attendiamo con ansia. Finché non gira un'auto con un guidatore che mi ricorda Dido, mio compagno al liceo nonché di calcettizzazioni tiranesche per anni. Inutile dire che ora sono secoli che non vedo più Dido, nè lo nominavo. Io comunque vedendo quel tipo alla guida che sembra Dido, esclamo: "Dido!". Andiamo alla Decathlon e, nel parcheggio, incrociamo una macchina grigia con un tipo alla guida che oltre a sembrare Dido ERA Dido.
L'incredibol però non finisce qua, perché discutendo di questo incredibol lungo la strada del ritorno, in via Lorenteggio all'altezza di casa del Ballero, si verifica questo dialogo (con me stesso, perché in realtà dico tutto io).
Bonnie: "Comunque Dido aveva un'altra macchina prima... una rossa... quella che sembra un mini-furgoncino..." (Bonnie è un grande conoscitore di auto).
"Era una... ecco, QUESTA".
In quel preciso istante ci sorpassa infatti una Matiz rossa, nota come "la tipica macchina del Dido".

Columbus

Anno: 2007, 7 maggio 2007 dell'anno 2007

Luogo: Milano, viale Monza e via Cislaghi

Ore 13.30. Io, Petrol e Siry andiamo a pranzare in via Cislaghi. A Precotto, incontriamo 3 ex colleghi del Petrol, che si sollazzavano con un toast a testa. Inizia un dialogo e questi 3 informano il Petrol che è morta la pluricentenaria capa della vecchia azienda del Petrol.
Poi li salutiamo e svoltiamo in via Cislaghi. Io faccio al Petrol: "Ah, allora è morta la signora Cicci*...", e in quel momento penso all'unica volta che l'ho vista. Era nel suo studio e mi regalò una biro tipo d'oro (non era d'oro ma tipo).
In quel preciso, precisissimo, precisissimissimo istante due ragazzi vengono verso di noi e uno di loro tira fuori dalla tasca una penna, la mostra all'amico e questo fa: "Uuuuuuh... Columbus!!!"
Oh, mi viene subito in mente la marca della biro d'oro regalata: era una Columbus.


Dai, provo a sistemare il profilo di Bonnie.